I diverticoli sono delle estroflessioni, una specie di sacche sporgenti, che si trovano nella parete dell’apparato digerente e in particolare del colon.
Si manifestano principalmente nel tratto del colon chiamato sigma, la zona che precede il retto, e non sono una vera e propria patologia ma un’alterazione anatomica.
Questa condizione interessa almeno il 10% della popolazione dopo i 40 anni e colpisce, invece, metà della popolazione over 60.
Di per sé non provocano grossi danni o dolori persistenti, solo nel caso in cui si infiammano, si manifestano sintomi più o meno dolorosi e si instaura la diverticolite.
Nella maggior parte dei casi, infatti, le persone scoprono di avere i diverticoli in modo del tutto casuale, perché non esistono dei veri e propri sintomi.
Forse, i sintomi più comuni sono:
- Cambiamento delle normali abitudini intestinali, come diarrea o stitichezza
- Dolori e sanguinamenti
Anche se, nella maggior parte dei casi, i diverticoli possono essere asintomatici.
Intervento diverticoli: quando è necessario?
Nel caso in cui, i diverticoli danno luogo a sintomi più o meno gravi, è necessario ricorrere all’intervento chirurgico, solitamente in laparoscopia.
Quando è necessario, scopriamolo insieme:
- Quando i diverticoli si sono trasformati in diverticolite e provocano ascesso, perforazione o emorragia
- Quando si formano fistole con altri organi
- Quando i ripetuti attacchi di diverticoli abbiamo provocato una stenosi, ovvero un restringimento dell’intestino che porta all’occlusione intestinale e a disturbi del transito
- Quando la paziente abbia subito due o più attacchi di diverticolite severa
Laparoscopia diverticoli: di cosa si tratta?
L’intervento prevede l’asportazione del colon sigmoideo dalla sua anastomosi fino alla parte finale dell’intestino, ovvero il retto.
L’intervento può essere effettuato, con tecnica convenzionale a cielo aperto, ma sicuramente l’approccio migliore è in laparoscopia, per:
- Minor dolore post-operatorio
- Miglior risultato estetico
- Rapida ripresa funzionale
- Minor durata di ricovero
Infatti, l’operazione si struttura con solo 4 fori e una piccola incisione, molto simile a quella dell’appendicectomia, quindi poco invasiva.
Inoltre, durante l’intervento, vengono utilizzati tutti quei strumenti e sistemi di ultima generazione, che tagliano e coagulano la radiofrequenza e gli ultrasuoni.